ModenaToday: Centri antiviolenza, a Modena già oltre 400 accessi da inizio anno
Modena vanta una rete di servizi e associazioni in grado di garantire la migliore assistenza alle vittime di violenza. Dati stabili: in regione 9 casi al giorno
Dai dati pubblicati di recente dal Coordinamento dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna emerge che nel modenese, nei primi dieci mesi del 2017, sono 424 le donne che, dopo aver subito violenza, si sono rivolte ai due centri attivi sul territorio: la Casa delle donne di Modena e Vivere donna di Carpi. A livello regionale sono state 3.139, in pratica quasi nove al giorno, un dato sostanzialmente stabile nel biennio 2016-2017: nel 2016 le donne che avevano subito violenza accolte nei centri regionali erano state 3.200.
Per quanto riguarda la rete dei servizi nel modenese, oltre ai due Centri antiviolenza, sono attivi 30 Consultori dell’Ausl e 14 sportelli antiviolenza e centri di ascolto comunali sparsi un pò in tutto il territorio provinciale.
Il reparto di ostetrico-ginecologica del Policlinico ha avviato dal 2015 il percorso dedicato all’accoglienza-diagnosi e trattamento delle donne vittime di violenza sessuale di Modena che prevede la centralizzazione di tutti i casi di violenza sessuale gestititi dalle strutture sanitarie pubbliche della provincia di Modena.
Sempre a Modena, inoltre, è attivo dal 2011 anche il centro Ldv (Liberiamoci dalla violenza) sempre dall’Ausl che si occupa dell’accompagnamento al cambiamento di uomini autori di violenza. La Provincia, infine, nell’ambito delle competenze sulle pari opportunità, ha avviato quest’anno l’Osservatorio sulla violenza contro le donne, un sistema informativo provinciale, disponibile on line nel sito dell’ente, per lo studio del fenomeno e l’efficacia della risposte da parte della rete dei servizi presenti a livello territoriale e distrettuale.
Il progetto è promosso con la partecipazione della rete dei servizi sociosanitari e associazioni modenesi.
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